Bere acqua durante i pasti va bene? Ecco la risposta

Nella quotidianità è abitudine più che diffusa accompagnare i pasti con un bicchiere di acqua. Eppure, viene da chiedersi, è davvero questo il momento più indicato?

Se da una parte l’idratazione è senza dubbio uno dei parametri da mantenere per godere di buona salute, è ampiamente diffusa la credenza che assumere acqua durante i pasti non sia salutare, nonché ragione di gonfiore.

Si tratta di una verità scientifica o di un falso mito? Come in tutti i casi, la verità sta nel mezzo e la virtù nella moderazione.

Secondo gli esperti infatti non c’è alcuna conseguenza negativa nel consumo di liquidi durante un pasto, a patto che non si ecceda.

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Cosa e quanto bere durante i pasti: i segreti dell’acqua

Senza dubbio è un dato di fatto che l’assunzione di liquidi provochi gonfiore, indipendentemente dalla concomitanza con il pasto, per via del riempimento gastrico.

Proprio per questo gli esperti consigliano di non superare i tre bicchieri di acqua per pasto, in modo da garantire un corretto rimescolamento del cibo senza intaccare la digestione meccanica data dalla contrazione dello stomaco.

Se si consuma troppa acqua si rischia una distensione delle pareti dello stomaco, con una diminuzione dell’efficienza peristaltica e nel complesso una digestione lenta ed affaticata. Aumentano di conseguenza acidità e reflusso.

Non è importante che si scelga acqua naturale o frizzante se si rispettano le quantità; si può prestare attenzione alla preferenza di acqua bicarbonato-calcica, che grazie alle sue quote alcaline è in grado di tamponare l’acidità gastrica nel picco digestivo.

Queste acque tuttavia vanno consumate solo dopo previo consulto con il proprio medico curante, in quanto indicate anche per la gestione rispettivamente del metabolismo renale ed epatico.

Si sconsiglia inoltre di sostituire all’acqua alcolici o bevande zuccherine: il loro eccessivo apporto calorico affatica non solo la digestione, ma anche il fegato!

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