4 sintomi che dimostrano che non assumi abbastanza vitamina K

I sintomi di una carenza di vitamina K

La vitamina K rappresenta una delle vitamine più importanti per assicurare un corretto funzionamento dell’organismo. Bisogna quindi sapere riconoscere i sintomi che ne segnalano una carenza, per poter intervenire in modo tempestivo.

Sintomi della carenza di vitamina K

Proprio per questo è fondamentale assumere giornalmente i diversi alimenti che contengono vitamina K. Tra questi ci sono gli spinaci, i cavoli, i cavolfiori, i carciofi, i broccoli e la lattuga.

Perché la vitamina K è fondamentale?

La vitamina K riveste all’interno dell’organismo molteplici funzioni.

Per prima cosa assume un ruolo chiave per una corretta coagulazione del sangue. Infatti, se i livelli di vitamina K non sono sufficienti il sangue risulterebbe eccessivamente liquido e potrebbe determinare emorragie incontrollate in momenti poco opportuni.

Sintomi della carenza di vitamina K

Oltre a questo, la sua carenza nei casi peggiori può portare addirittura ad un ictus.

Quali sono i sintomi di una carenza di vitamina K?

Ecco i 4 sintomi principali che segnalano una carenza della vitamina K.

1. Sanguinamento

Come appena accennato, una carenza di vitamina K rende il sangue molto più liquido del normale e di conseguenza il soggetto risulta più incline a sanguinare.

Infatti, una persona con un deficit di vitamina K, in seguito ad un piccolo taglio superficiale ha serie difficoltà nel bloccare l’emorragia esterna.

Inoltre, questa carenza può portare anche ad emorragie interne, che risultano molto più gravi e complicate da risolvere.

2. Ematomi

Gli ematomi possono essere considerati la manifestazione più benigna di un’emorragia. Infatti, sono determinati dall’accumulo di sangue nel sottocute e rappresentano un avvertimento della carenza di vitamina K.

3. Sindrome purpurica

Questa sindrome si manifesta con la comparsa di macchie viola o rosse in alcune aree del corpo, che sono indice di un accumulo sanguigno.

In particolare, l’area più frequente è rappresentata dalle caviglie, in cui la circolazione assume un decorso più critico.

Anche in questo caso sono segnale di un basso apporto di vitamina K ed è importante intervenire rapidamente per evitare eventuali complicazioni.

4. Calcificazione delle articolazioni

La vitamina K svolge anche l’importante di funzione di condurre la vitamina D nei distretti corporei giusti. Quindi, una sua diminuzione fa sì che la vitamina D si accumuli nei posti sbagliati, come nella cartilagine e nelle articolazioni.

Quindi, tale fenomeno determina un’eccessiva presenza di calcio in queste regioni ed una carenza in quelle in cui la vitamina D non è sopraggiunta. Tale carenza si manifesterà sintomatologicamente con l’insorgenza di dolori acuti e un indebolimento osseo.

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