Cipolle e pomodori, perché gli agricoltori sconsigliano di piantarli vicini

La coltivazione di cipolle e pomodori non dovrebbe avvenire per lo stesso motivo: c'è un'ottima ragione sotto

Mai come nel periodo attuale darsi all’orto permette di risparmiare. Con l’inflazione, anche il prezzo dei beni di prima necessità è schizzato alle stelle. Dunque, sarebbe il caso di adottare delle buone contromisure. Scegli, però, con cura ciò che andrai a coltivare, poiché alcune specie non vanno proprio d’accordo tra di loro, tipo le cipolle e i pomodori.

Perché non coltivare cipolle e pomodori vicini

Non coltivare vicini pomodori e cipolle

A dispetto delle facili impressioni, accostarle è una cattiva idea. Lo insegnano gli esperti del campo, i quali, forti dell’esperienza sviluppata in merito, sanno fornire delle dritte utili. Nel caso in cui si abbia adeguato spazio, allora vi sarà modo di tenerle a debita distanza le une dagli altri. Qualora, invece, la superficie sia limitata, conviene puntare sull’una o sull’altra. Sì, un pizzico di dispiacere viene, ma bisogna guardare in faccia alla realtà. Il rischio concreto è di rovinare entrambe le coltivazioni, rimanendo così a mani vuote.

Coltivazione cipolle

Il primo motivo che ti dovrebbe spingere a non mettere insieme cipolle e pomodori nello stesso punto dell’orto riguarda i nutrienti. Difatti, richiedono le medesime sostanze e, a lungo andare, diverrà concreto lo scenario di vederli competere tra di loro per avere un’alimentazione adeguata.

Da ciò potrebbe derivarne pure una presenza di semi maggiori del necessario. Se così fosse, si darebbe campo libero alle erbacce. Dette altrimenti erbe infestanti, sono responsabili di sottrarre preziosa energia alle piante, in tal caso di cipolle e pomodori. Soffieranno loro le sostanze delle quali hanno l’esigenza e lì la situazione peggiorerà in misura drastica.

Pomodori

Inoltre, non bisogna neppure dimenticare i risvolti negativi legati ai parassiti. Tra i numerosi punti in comune, hanno, infatti, il fatto di “fare gola” agli stessi animaletti, tipo gli afidi o i tripidi. E, poi, sono sottoposti alle medesime malattie, ragion per cui l’eventualità del contagio non è remota.

Articoli correlati