Cos’è e come cucinare il topinambur, pianta commestibile e molto gustosa

Basta un po' di inventiva per cucinare ottime pietanze; il topinambur è un perfetto sostituto della patata ed è a basso contenuto calorico

Chi più chi meno ha sentito almeno una volta nella vita parlare del topinambur; questa, che molti credono essere una verdura, è in realtà una specie di tubero che ha diverse proprietà ed è molto versatile, soprattutto in ambito culinario. Questa pianta dalla forma particolare ha delle proprietà uniche ed è spesso utilizzata da chi soffre di stitichezza e diabete. È anche ottima per le donne incinte.

Come accennato, il topinambur è una pianta conosciuta in tutto il mondo e forse poco in Europa. In auge prima della scoperta della patata, è ritornato nuovamente sulle tavole di milioni di persone. Questo è a tutti gli effetti un tubero di facile coltivazione e la stagione migliore per godere di questo versatile ingrediente di ottimo gusto è proprio l’autunno.

Proprietà del topinambur

Una volta appurato cosa sia il topinambur è importante sottolineare le proprietà di questo alimento. Quella migliore è l’inulina, fibra che ha ottimi benefici, soprattutto per coloro che soffrono di obesità e soprattutto diabete. L’inulina abbassa infatti la glicemia, aiutando così il soggetto affetto da tali condizioni cliniche. Inoltre, questo è ricco di vitamine A, C ed E che rallentano il processo di invecchiamento.

Il topinambur è anche caratterizzato da vitamina H, che aiuta il metabolismo, e sali minerali. È infine anche povero di sodio e quindi è perfetto per chi soffre di pressione alta. Per quanti benefici ci possano essere, bisogna sottolineare che se assunto in dosi elevate, il topinambur può comportare l’insorgenza di problemi intestinali.

È possibile mangiare questo alimento sia bollito, che fritto o al forno; la cottura e la lavorazione di questo alimento è pressoché uguale a quello delle patate. Il suo sapore è tendente al dolce e molte persone lo associano al sapore del carciofo; la buccia è tuttavia altamente digeribile quindi è possibile mangiarla. A differenza delle patate, questo deve essere consumato in tempi brevi altrimenti rischia di deteriorarsi; è consigliabile non farlo stare in frigorifero per più di dieci giorni.

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