Come usare la cicoria catalogna in cucina e quali sono i suoi benefici

Cicoria catalogna: benefici, proprietà e utilizzi

Nell’ampia gamma di verdure che colorano i mercati durante l’inverno, la cicoria catalogna spicca per la sua versatilità e i suoi molteplici benefici per la salute. Questa verdura è diffusa sopratutto nelle regioni del Veneto, del Lazio e della Puglia.

verdura

Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, si presenta con cespi di grandi dimensioni e foglie verdi con costolatura bianca, le cui caratteristiche variano a seconda delle diverse tipologie. Tra le varietà più comuni troviamo la cicoria catalogna a foglie larghe, anche nota come del Veneto, quella a foglie frastagliate e infine la cicoria catalogna a puntarelle, detta anche cimata, con foglie strette e seghettate simili agli asparagi.

La cicoria catalogna è nota per i suoi molteplici benefici per la salute. Come molte verdure amare, favorisce la produzione di succhi gastrici, facilitando la digestione. Ricca di acqua e fibre, ha proprietà depurative per l’organismo. Inoltre, regola i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue, contribuendo così a mantenere una buona salute cardiovascolare. Con poche calorie è una fonte preziosa di vitamine e minerali, tra cui carotenoidi, antiossidanti, calcio, potassio e magnesio, che aiutano a contrastare la ritenzione idrica.

cicoria asparago

La cicoria catalogna in cucina

Uno degli aspetti cruciali nella preparazione della cicoria catalogna è la sua pulizia. Per garantire un piatto impeccabile è necessario rimuovere le parti più esterne del cespo e delle coste, che possono essere conservate per preparare un delizioso brodo vegetale. Dopo questa operazione va lavata accuratamente sotto l’acqua corrente per eliminare ogni residuo di terra.

Se prima di mangiarla volete attenuare il suo caratteristico gusto amarognolo a volte molto accentuato, potete immergerla in acqua per circa mezz’ora prima di iniziare la preparazione.

Le ricette per la cicoria catalogna sono infinite e adatte a ogni palato. Si può consumare cruda, condita con olio extravergine d’oliva, limone e sale, per apprezzarne al massimo le proprietà benefiche. Oppure, può essere sbollentata e ripassata in padella con olio e aglio, arricchita con pancetta, guanciale, olive o pinoli per creare contorni ricchi e saporiti. Inoltre, frullata insieme a una patata lessa, diventa una cremosa salsa perfetta per condire la pasta.

Va tenuto presente che la cicoria catalogna ha una vita breve. Una volta acquistata per gustare al meglio le sue proprietà dovrà essere consumata entro 2-3 giorni.

Un capitolo a parte meritano le puntarelle, la parte più tenera della cicoria catalogna. La loro pulizia può essere un po’ laboriosa, simile a quella del carciofo, ma ne vale sicuramente la pena. Una volta ottenute le cime più tenere, tagliate a striscioline e immerse in acqua e ghiaccio mantengono intatta la loro croccantezza e il caratteristico colore verde pastello.

Con le puntarelle, si può dare vita all’ormai celebre insalata condita con una vinaigrette alle alici, sono perfette anche per un pinzimonio o per arricchire una semplice pasta, tagliate in quarti o a metà.

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