I 3 elettrodomestici che non dovresti lasciare in standby: il motivo

Dispositivi comuni come decoder TV, forno a microonde e computer fisso consumano energia anche da spenti, aumentando le bollette. Ecco come ridurre questi sprechi e risparmiare

In un’epoca in cui la sostenibilità e l’efficienza energetica sono temi sempre più rilevanti, è fondamentale fare attenzione ai dispositivi elettronici che, anche quando non sono attivamente in uso, continuano a consumare energia. Questi elettrodomestici invisibili possono contribuire in modo significativo all’aumento delle bollette elettriche. Scopriremo quali sono i principali colpevoli e come limitarne l’impatto economico e ambientale.

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Elettrodomestici che consumano senza essere in uso

Molte persone credono di aver risolto il problema del consumo energetico semplicemente spegnendo i dispositivi. Tuttavia, la realtà è ben diversa, poiché alcuni apparecchi rimangono in uno stato di standby, continuando a utilizzare energia. Questo fenomeno può sorprendere, specialmente considerando che i costi associati a tali consumi possono arrivare a cifre considerevoli nel corso dell’anno. Alcuni dei più comuni dispositivi che contribuiscono a questi costi aggiuntivi comprendono i decoder per la TV, i forni a microonde e i computer fissi. Analizziamo più da vicino come ciascuno di questi elettrodomestici può influenzare la tua bolletta e come puoi evitarlo.

Il decoder della TV e il suo consumo nascosto

Il decoder per la TV è uno dei dispositivi più insidiosi in termini di consumo energetico. Anche quando si preme il pulsante di spegnimento sul telecomando, il decoder rimane attivo, pronto a ricevere aggiornamenti o segnali. Un decoder in standby può consumare tra i 10 e i 20 wattora, un valore che, se moltiplicato per tutto l’anno, diventa rilevante. In molte abitazioni, la presenza di più decoder, tra digitale terrestre e satellitare, può moltiplicare notevolmente l’impatto sulla bolletta elettrica. Per ridurre questo spreco, è consigliabile scollegare il decoder dalla presa quando non è in uso oppure utilizzare una multipresa con interruttore per gestire l’alimentazione in modo più efficiente. In alternativa, è possibile optare per un modello dotato di un sistema di risparmio energetico.

Il forno a microonde e il mistero del display

Il forno a microonde è un altro esempio di elettrodomestico che può sorprendere per il suo consumo non visibile. Il piccolo display che mostra l’ora e altre impostazioni può comportare un costo energetico significativo, anche quando l’elettrodomestico non è in funzione. Un forno a microonde in standby può consumare da 3 a 5 wattora solo per mantenere attivo il display. Questo valore può aumentare ulteriormente se il forno è dotato di funzioni smart o Wi-Fi, portando a un costo annuale di 10-15 euro solo per il mantenimento di queste funzionalità. Alcuni forni, inoltre, restano parzialmente attivi per rispondere a comandi rapidi o per sincronizzarsi con altri dispositivi, aumentando ulteriormente il consumo. La soluzione migliore è scollegare il forno dalla presa dopo ogni uso o utilizzare una multipresa smart che interrompa l’alimentazione automaticamente. In fase di acquisto, è consigliabile scegliere modelli che abbiano una funzione di spegnimento totale.

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Il computer fisso e la sua potenza in standby

Il computer fisso è un altro grande consumatore di energia, specialmente quando è in standby. A differenza dei portatili, i computer fissi possono continuare a utilizzare tra 5 e 10 watt anche quando non sono attivamente in uso, soprattutto se collegati a dispositivi come monitor, casse e stampanti. In modalità di sospensione, il consumo può salire fino a 20 watt, e se sono presenti periferiche aggiuntive, il consumo totale può aumentare ulteriormente. Per limitare il consumo, è consigliabile spegnere completamente il computer quando non è in uso e scollegare la ciabatta a cui è collegato. Chi utilizza il computer frequentemente può considerare l’uso di prese intelligenti con timer programmabile o attivare le modalità di risparmio energetico disponibili.

Strategie per ridurre gli sprechi energetici

Adesso che sono stati identificati i principali elettrodomestici che consumano energia in standby, è utile considerare alcune strategie pratiche per ridurre gli sprechi. Prima di tutto, l’uso di multiprese con interruttore consente di spegnere facilmente più dispositivi con un solo clic. Inoltre, è importante scegliere apparecchi a basso consumo, che spesso sono dotati di funzioni di spegnimento automatico. Attivare le opzioni di risparmio energetico sui dispositivi smart è un’altra misura efficace. Infine, per chi desidera un approccio più drastico, staccare la spina di dispositivi non in uso può rivelarsi molto efficace. Utilizzare un misuratore di consumo può aiutare a identificare quali dispositivi stiano assorbendo energia inutilmente. Adottando queste semplici pratiche, è possibile ottenere un risparmio significativo sulla bolletta elettrica e contribuire a una maggiore sostenibilità ambientale.

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