Come combattere la stitichezza: quattro frutti consigliati

La frutta ci viene in aiuto anche per far fronte ai problemi di stitichezza

La stitichezza è un disagio capace di condizionare le nostre giornate in maniera significativa. A torto, crediamo occorra assumere lassativi per riprenderci.

In realtà, se non lasci passare troppo tempo dalla manifestazione del disturbo hai un “piano B”. Di gran lunga preferibile, poiché privo degli effetti collaterali tipici dei lassativi. Come si chiama questa soluzione?Ddieta!

Nello specifico, attraverso un regime alimentare composto da parecchia frutta e verdura. Difatti, un ricco apporto sia di fibra sia di acqua è essenziale al fine di consentire un corretto funzionamento dell’intestino. Di seguito ti andremo a illustrare i quattro frutti da includere assolutamente in caso di stitichezza.

I quattro frutti per risolvere la stitichezza

Prugne

Partiamo, manco a dirlo dalle prugne, al naturale o sotto forma di marmellata. Essendo una miniera di fibra sono decisamente adatte. E se hai già deciso di servirtene in passato te ne sarai accorto. Uno studio nel Regno Unito ne ha confermato i benefici.

Banane

Secondo punto: le banane. Una al giorno equivale a circa il 10 per cento del fabbisogno quotidiano di fibra. Dunque, alla pari delle prugne, aiutano a contrastare la stitichezza. Il merito è da attribuirsi tanto alle fibre quanto al potassio e alle vitamine.

Ergo, chiunque soffra di stipsi farebbe bene a prenderle l’idea in considerazione. Sulla base delle rilevazioni condotte da una Società coreana di gastroenterologia andrebbero preferite le banane mature. Quelle acerbe rischiano di peggiorare i sintomi.

Avocado tagliato a metà

La terza opzione è l’avocado. Ricco di fibra, ricopre un ruolo importante nella lotta alla stipsi. Duecento grammi corrispondono in media a circa 12 grammi di fibra.

Infine, stando a una ricerca del 2017, la papaia favorisce la digestione ed è in grado di stitichezza e flatulenza. Ciò a causa della fibra e dell’acqua in essa contenute. L’ideale è mangiarla a colazione, accompagnata perché no, da qualche pezzo di banana.

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