Ti sei mai chiesto quando è nato il nastro adesivo e chi lo ha inventato? Ecco la sua storia
Lo usiamo tutti, ma sappiamo chi e quando è stato inventato il nastro adesivo? Ecco la storia e le origini dello scotch
Non dico che lo usiamo tutti i giorni, ma quasi. Stiamo parlando del nastro adesivo o scotch. Per quanto sia un oggetto di uso comune, non tutti sanno dove e quando è stato inventato questo oggetto che letteralmente svoltò la vita di tutti. Ecco perché oggi andremo a vedere la storia e le origini del nastro adesivo.
La storia dell’invenzione del nastro adesivo
L’azienda produttrice 3M spedì il primissimo rotolo di nastro adesivo trasparente l’8 settembre 1930. Da lì fu un crescendo: tutti lo volevano. Lo usavano le casalinghe per richiudere le confezioni degli alimenti, i contadini lo utilizzavano per sigillare le uova rotte, i banchieri lo utilizzavano per riparare le banconote strappate e gli uffici in generale ne facevano un uso massivo.
In pratica lo Scotch Bran Cellulose Tape, questo il nome originale, divenne ben presto indispensabile. Ma chi ha inventato lo scotch? Beh, la sua ideazione la si deve all’industria automobilistica. Erano gli anni Venti e le maggior parte delle macchine dell’epoca erano di due colori.
Questo vuol dire che, durante la verniciatura, bisognava coprire una parte del veicolo e poi l’altra. Tuttavia tale procedura era alquanto disagevole, ma nessuno sapeva come migliorarla. La maggior parte delle case automobilistiche dell’epoca si limitavano a fissare del giornale con la colla, solo che quando lo tiravano via, spesso rovinavano la vernice appena messa.
Così arriviamo a Richard G. Drew, un ingegnere della 3M di 23 anni. Un giorno si recò in un negozio che aveva materiali di verniciatura e qui captò il discorso di un operaio che si stava lamentando proprio dei problemi legati alla colla. Così decise di provare a inventare un nastro che poteva attaccarsi e staccarsi dalla vernice senza rovinare quest’ultima.
Così Drew iniziò a sperimentare, partendo dall’adesivo che la sua azienda usava per la carta vetrata. Poi provò diversi esperimenti miscelando resine, colle, oli vegetali e glicerina. Alla fine riuscì così a ottenere una formula ambrata composta da colla da falegname che rimaneva debitamente appiccicosa grazie alla presenza di glicerina. Poi mise questa soluzione su un supporto formato da carta crespa opportunamente trattata.
In pratica era nato il nastro adesivo. Ma non finisce qui. In quel periodo l’azienda DuPont aveva ideato un altro materiale, il cellophane. Drew decise così che proprio quel cellophane era l’ideale per diventare il supporto impermeabile perfetto per il suo nastro adesivo. L’unico problema è che il cellophane, come sappiano, tende a rompersi facilmente. Inoltre l’adesivo da lui creato vi aderiva male e lo macchiava di un color ambra.
Tuttavia Drew e il suo team riuscirono a risolvere i problemi uno dopo l’altro. In primis, riuscirono a trovare un sistema per poter lavorare il cellophane come serviva loro senza romperlo. Poi riuscirono a creare una colla incolore fatta di oli, gomma e resine.
Così, l’8 settembre 1930, inviarono il primo rotolo di nastro adesivo a un cliente. Da lì fu un successo senza pari, con anche l’avvento di nuove tipologie. Oltre all’originale scotch, abbiamo anche il nastro biadesivo, il nastro in carta, in tela o da pacco. Ma ne abbiamo anche di trasparenti, opachi, colorati…