Avete mai sentito parlare della sindrome del nido vuoto? Di cosa si tratta e perché colpisce i genitori

Sindrome del nido vuoto, di cosa si tratta e come superare questa condizione

Vi sarà capitato qualche volta nella vita di sentir parlare di sindrome del nodo vuoto. I disturbi psicologici sono tantissimi e spesso sottovalutati e non capiti. La sindrome del nido vuoto, ad esempio, molto spesso è confusa con la tristezza. Tuttavia, questo disturbo psicologico che colpisce alcuni genitori quando i loro figli adulti lasciano la casa, è molto più intenso. Non è solo nostalgia o tristezza, ma un senso di vuoto e disagio più profondo.

genitori

Come guarire dalla sindrome del nido vuoto

In alcune parti del mondo come l’America, alcuni genitori quando si trovano in questa situazione, si rivolgono a coach motivazionali che gli permettono di elaborare e affrontare la situazione nel migliore dei modi. La psicoterapeuta Benedetta Mulas spiega che la sindrome del nido vuoto può essere affrontata lavorando sulle emozioni e i pensieri negativi legati dovuti all’allontanamento dei figli.

uccellino

Purtroppo molto spesso genitori che affrontano questo stato di disagio non sono ascoltati ne quantomeno capiti e questo può portare a sintomi ansiosi e depressivi. I genitori che tendono ad ammalarsi di più della sindrome del nido vuoto sono quelli che hanno vissuto in funzione del proprio figlio, dimenticandosi di essere un uomo e una donna e sopratutto una coppia. Quando poi il figlio lascia il nido, questi genitori sono persi e hanno bisogno di riscoprire chi sono al di là del ruolo che fino a quel momento hanno ricoperto.

Questa sindrome, oltre ad avere ripercussioni sui genitori può influenzare anche i figli, poiché il genitore che fa fatica a staccarsi dal proprio figlio tende a trasmettergli sensi di colpa, incertezze e frustrazioni. Per evitare di cadere in questo stato mentale, è importante che i genitori affrontino questa fase con serenità e apertura, permettendo ai propri figli di vivere la propria vita e di rincorrere i loro sogni in modo autonomo.

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