Sai qual è l’oggetto con più batteri nella tua casa?

Batteri? Vediamo qual è l'oggetto in cui si annidano maggiormente

L’ambiente della casa con più batteri è senza dubbio il bagno. Quando pensiamo a un oggetto che possa contenere tanti batteri, allora la nostra mente vola immediatamente verso la spugna che utilizziamo in cucina per lavare i piatti.

Perché si annidano i batteri sulle spugne?

spugna piena di batteri

Ma come mai un oggetto così piccolo può contenere così tanti batteri ed essere così pericoloso per la salute dell’uomo? Anche se queste vengono costantemente disinfettati, a causa dell’uso – e a volte anche dell’abuso – di detersivi per i piatti, l’utilizzo dei prodotti chimici non esclude l’accumulo di batteri su questi oggetti così utili, eppure così sporchi.

È importante sapere che sulle spugne si annidano più di trecento tipi diversi di batteri. Questi spesso si rivelano anche molto dannosi per il corpo umano. Infatti, alcuni di questi possono causare molti problemi all’uomo, quali malattie a lungo termine, in quanto sono fonte di agenti patogeni di secondo rischio.

Il motivo principale per cui si annidano così tanti batteri è perché le spugne vengono utilizzate per pulire un solo tipo di oggetto – le stoviglie per l’appunto – lì dove si verifica più dell’80% di crescita batterica moderata o pesante.

Altro motivo per cui si annidano i batteri è a causa dell’umidità, in quanto il contatto con l’acqua da parte delle spugne è praticamente inevitabile e così i batteri continuano a nutrirsi senza essere eliminati. Per evitare di essere contaminati dai germi delle spugne, allora è bene continuare a lavarla bene, e non solo con acqua e saponi liquidi.

una spugna che pulisce ma piena di batteri

Come risolvere il problema dei germi sulle spugne?

Se utilizzate l’acqua, che sia molto calda, quasi bollente. Se invece preferite utilizzare l’acqua fredda, allora bisogna utilizzare un sapone disinfettante che faccia effetto contro i germi. Altrimenti bisognerà poi cambiare le spugne con una scadenza di quindici giorni ciascuno, così che se anche si annidano i germi, questi non hanno il tempo di intaccare la salute dell’uomo.

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