Coltivare l’alloro in casa: tutti i trucchi

Coltivare l'alloro in casa: i trucchi da non perdere

Decantata persino da Dante e Boccaccio, l’alloro è una pianta aromatica di importanza storica e culturale, oltre che un ottimo alleato in cucina e in casa.

Coltivare alloro

Con le sue foglie si celebrano i grandi letterati, con corone d’alloro si festeggia il termine di un percorso di studi. Si tratta di un’aggiunta ornamentale ed estetica dunque certamente originale per il proprio giardino.

Per non parlare dell’utilizzo in cucina: condire arrosti, zuppe, salsine… Le foglie possono essere raccolte tutto l’anno ed impiegate in ogni preparazione per un tocco in più.

Originaria dell’area mediterranea è una pianta che appartiene alla Famiglia delle Lauracee, sempreverde con foglie ovali e lucide, può essere coltivata in vaso ed in giardino seguendo pochi semplici consigli.

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Dalle talee ai parassiti: tutto quello che c’è da sapere

Per ottenere una talea di alloro è sufficiente praticare un taglio angolato sotto una gemma della pianta ed immergere quanto ottenuto nella cannella, nell’aceto di mele o nel miele in sostituzione dell’ormone radicante.

La nuova piantina non necessita di periodi in idroponica e può essere interrata subito dopo il taglio. Dal momento che le piante adulte tendono ad essere molto grandi è bene distanziare le talee di 2 metri l’una dall’altra, qualora se ne interrasse più di una.

Foglie di alloro

Se si sceglie di coltivare l’alloro in vaso bisogna ricordare di cambiare quest’ultimo ogni 2-3 anni, accompagnando al rinvaso una potatura delle radici. La fertilizzazione invece è consigliata ogni 2 settimane in primavera fino al mese di agosto, mensilmente invece se le piante sono in giardino e non in vaso.

Sono sgradite alla pianta temperature troppo rigide e vento, dunque è bene coprire con un telo gli arbusti giovani durante la stagione invernale.

In ogni caso bisogna posizionare l’alloro in un’area soleggiata, prediligendo un substrato drenante, e procedendo con irrigazioni regolari.

La crescita dell’arbusto deve essere guidata con potature biennali di gemme, foglie e rami della base. In primavera si possono eliminare i rami morti o danneggiati a qualsiasi livello.

L’alloro è particolarmente resistente all’aggressione da parte di parassiti, ma possono insorgere problematiche comuni dovute alla ritenzione idrica e al marciume radicale, per cui si consiglia di aggiungere ghiaia o argilla espansa al terreno per prevenire tale evenienza.

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