Farfalla del geranio: il miglior metodo naturale e casalingo per liberarsene

se i parassiti iniziano a danneggiare i vostri fiori, prima di ricorrere a pesticidi chimici date un'occhiata a questi rimedi

L’allestimento di un balcone allegro e vivace in estate è un must per trascorrere delle serate rilassanti al fresco. A volte però i fiori che utilizziamo per decorare l’ambiente sono oggetto di voraci parassiti che impediscono la loro crescita, come la farfalla del geranio.

I gerani sono senza dubbio tra gli elementi di arredo più adeguati per un balcone all’insegna dei colori e del buon umore, semplici da coltivare e dai toni vivissimi creano un’atmosfera bucolica e allo stesso tempo dinamica.

Geranio in fiore

La loro bellezza umile e modesta non cattura però solo l’occhio dell’uomo, ma anche quello del Cacyreus marshalli, un piccolo insetto anche noto come farfallina del geranio, in grado di devastarne le fiorescenze.

Cosa fare per mantenerli in salute e scacciare questo ospite indesiderato?

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Occhio al nemico

La farfallina del geranio si nutre di foglie e fiori della pianta, impedendone una crescita normale. Gli esemplari adulti sono attratti dall’umidità, che crea un ambiente favorevole alla schiusa delle uova.

Le annaffiature abbondanti dunque attirano le femmine, che depongono le uova dalle quali nasceranno delle larve niente affatto innocue: già dai primi stadi della loro vita infatti iniziano a danneggiare la pianta ospite!

Le larve infatti sono in grado di forare gli steli del geranio, creando delle nicchie in cui annidarsi e dalle quali trarre il loro nutrimento.

Cosa fare

Per prevenire l’assedio di tali parassiti per prima cosa bisogna gestire le annaffiature in modo che non si creino ristagni di acqua. Anche bagnare le chiome dei fiori è un errore! Basta somministrare la giusta quantità sul terreno.

Tra i repellenti naturali invece si classifica primo fra tutti per efficacia l‘olio di Neem. Si tratta di un potente antiparassitario efficace anche contro altri parassiti.

Gerani fioriti

Per un effetto sensibile è sufficiente diluirne 10 ml in un litro di acqua e nebulizzare le piante.

Al secondo posto invece troviamo un repellente a base di assenzio, potente pesticida altamente risolutivo. Per ottenere questo prodotto si dovrà lasciare una manciata di foglie in infusione per 24 ore, e una volta filtrato il tutto… sarà pronto per essere nebulizzato.

Se la pianta è già danneggiata ma ha ancora delle parti verdeggianti può essere salvata! Esponetela alla luce solare e rimuovete le porzioni secche in modo che non offrano nido e riparo ai parassiti, e attenzione all’umidità!

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