Li hai trovati sollevando una pietra e potresti aver provato persino disgusto ma se hai pensato di schiacciarli non farlo

Non sono un esempio di bellezza, ma svolgono un lavoro preziosissimo

Li chiamano insetti a sfera perché per difendersi dalle minacce esterne si raggomitolano. Il nome corretto, attribuito in ambito scientifico, è di Oniscidea e danno un prezioso aiuto nell’agricoltura.

Grazie alle loro particolari caratteristiche, permettono di proteggere delle zone di importanza cruciale per la nostra sopravvivenza, senza ripercussioni in termini di salute. Nel corso dei paragrafi seguenti ti andremo a presentarne le caratteristiche, cercando, anzitutto, di illustrarne i tratti principali, per poi interrogarci sulla mansione assolta.

Insetti a sfera: che cosa sono e perché non andrebbero uccisi

Oniscidea

Oltre che insetti a sfera, tale tipologia di animaletti ha ricevuto vari soprannomi nel corso del tempo, ad esempio porcellini di Sant’Antonio o porcellini di terra. Hanno 7 paia di zampe, non urinano e scambiano gas attraverso delle strutture richiamanti la tipica conformazione dei bronchi.

Oniscidea Latreille

Per quanto sia strano a dirsi, ricordano, sotto certi versi, i canguri. Alla pari del celebre esemplare australiano, portano, infatti, i piccoli all’interno di tasche, chiamati marsupi. Sopravvivono con le sostanze organiche immesse nel suolo e hanno la capacità di rilasciarne.

Esemplari di Oniscidea

Ciò consente la produzione di sostanze fondamentali nella coltivazione delle piante, tipo i nitrati, i fosfati e ulteriori elementi, determinanti nel processo di crescita delle piante, le quali ne traggono un evidente beneficio. Onde evitare di non compromettere le condizioni del terreno, ti raccomandiamo di aggiungerli in un secondo frangente, altrimenti rischi di sortire l’effetto contrario di quello che desideri.

A ogni modo, la parte migliore è da ricercarsi in una peculiarità fin qui non ancora trattata. Sono, infatti, in grado di cristallizzare nelle proprie viscere gli ioni dei metalli pesanti, come il piombo, il cadmio oppure l’arsenico. Così salvaguardano le acque sotterranee dall’azione nociva dei metalli pesanti. Ergo, impediscono di contaminare le risorse idriche, utilizzate per stimolare ortaggi e piante. Il ciclo della natura viene preservato, con tutte le parti coinvolte che ottengono dei vantaggi.

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