Residuo zero: cosa significa questa indicazione sulle etichette dei prodotti

Dicitura residuo zero cosa significa e cosa li distingue da altri alimenti

Spesso sui prodotti alimentare che acquistiamo al supermercato troviamo delle etichetti con strane indicazioni, di cui non sempre conosciamo il significato. Oggi vedremo cosa significa la dicitura Residuo zero.

alimenti a residuo zero

Spesso siamo orientati a comperare cibi biologici, in modo da sapere che stiamo acquistando un prodotto sicuramente più sano. Sappiamo che gli alimenti biologici sono stati coltivati senza ricorrere all’uso di prodotti chimici o sintetici e non geneticamente modificati. Ci capita però a volte di trovare la dicitura, residuo zero e di confonderla con il bio.

campi di verdure

Il prodotto si definisce a residuo zero quando i residui di prodotti fitosanitari, sono inferiori alla soglia intesa come il limite di quantificazione proposta da laboratori qualificati. In parole povere il residuo chimico presente sul cibo al momento dell’acquisto è inferiore allo 0,01 mg per kg. Questa dicitura quindi non significa che durante la coltivazione non siano stati impiegati fitofarmaci.

La coltivazione biologica invece, è certificata e standardizzata a livello europeo, ha quindi degli standard molto più severi.

Dubbi sull’etichetta e interrogazione parlamentare

Detto questo il prodotto a residuo zero, visto che l’obiettivo del New Green Deal è quello di abbattere del 50% l’uso di agrofarmaci, è già un buon risultato. L’etichetta residuo zero sta spopolando anche all’estero, anche se ha sollevato dei dubbi e il gruppo dei Verdi/EFA ha deciso di presentare un’interrogazione parlamentare. In vari stati molti marchi hanno proposti di mettere questa etichetta a tutti i prodotti con un residuo inferiore a 0,01 mg per kg.

frutti rossi

Questo però non significa che i prodotti sono a residuo zero come indica l‘etichetta, ma soltanto sotto la soglia minima consentita. Gli effetti nocivi sulla salute umana e su quella animale sono stati provati anche sotto quella soglia però, nonostante l’UE analizzi solo alcune delle sostanze autorizzate.

Riassumendo il tutto quindi, quando leggiamo sulle etichette residuo zero, dobbiamo pensare che sicuramente conterrà meno sostanze nocive rispetto ad un altro alimento non certificato, ma non ne sarà mai privo come un’alimento biologico.

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