Chiodi nelle banane, perché lo stanno facendo tutti
Avete visto qualcuno mettere dei chiodi nelle banane? Tranquilli, non è una qualche strana pratica di voodoo, bensì un insolito metodo di fertilizzazione
Fertilizzanti alternativi e dove trovarli. Stiamo parlando dell’abitudine di qualcuno di conficcare dei chiodi nelle banane. Che a prima vista potrebbe sembrare una strana moda voyeuristica per fare un voodoo alternativo vegetale, il che ci starebbe visto che ci stiamo avvicinando ad Halloween. E invece no, si tratta di un modo alternativo per preparare un fertilizzante utilizzando delle banane e dei chiodi.
Come preparare un fertilizzante usando banane e chiodi?
In realtà le bucce delle banane (o parti scartate delle banane stesse, magari quelle parti nere che togliamo e non mangiamo) possono essere già di base tranquillamente usare per preparare del compost con cui concimare in maniera naturale le piante.
In questo caso, però, andiamo un po’ oltre. Tutto quello che bisogna fare è prendere dei chiodi e inserirli nella banana (la banana deve avere la buccia), a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro, in modo da ricoprirla tutta di chiodi. I suddetti chiodini non devono limitarsi a forare la banana, ma devono essere lasciati in posizione.
Si lasciano in posizione per diversi minuti e poi si tolgono tutti. Si sbuccia la banana e si mettono le bucce a mollo in acqua, insieme ai chiodi. Già, i chiodi vanno in ammollo insieme alle bucce di banana.
Lasciate riposare bucce e chiodi in acqua per minimo cinque giorni. Ovviamente il liquido progressivamente diventerà sempre più scuro, quasi color tè. Successivamente dovrete prelevare il liquido (bucce e chiodi potrete buttarli), filtrarlo e infine inserirlo in uno spruzzino per nebulizzarlo sul terriccio e sulla pianta. Vedrete che risultati!
Ma questo è solo uno dei tanti metodi naturali e fai da te in cui potete creare dei fertilizzanti. Per esempio, è possibile prepararne uno utilizzando le bustine del tè e l’avena. E puoi prepararlo anche utilizzando le patate, l’acqua di riso e persino la cenere del barbecue. Perché non si spreca mai niente.
