Cause e sintomi del mioma uterino

Il mioma o fibra uterino non è di solito nulla di preoccupante, ma può comunque determinare alcuni problemi

Il mioma uterino è un tumore che, com’è piuttosto facile intuire, colpisce il tessuto muscolare dell’utero. Dei tumori benigni, che non rischiano di diventare maligni. 

L’utero è un organo perlopiù costituito da muscoli. Il mioma consiste in una crescita anomala dell’area, la quale va generalmente ad assumere un aspetto tondeggiante

Mioma uterino: tipologie, cause, sintomi. trattamento

sintomi e cause mioma uterino

Esistono quattro tipi di mioma uterino, classificati in base alla sua localizzazione:

  • sottomucoso: appena sotto il miometrio, lo strato atto a rivestire la parete interna;
  • sottosieroso: appena sotto la sierosa, ovvero la superficie ricoprente la zona esterna;
  • peduncolato: caratterizzato da un sottile cordone, chiamato peduncolo. Può crescere verso l’interno o l’esterno;
  • intramurale: all’interno della parete muscolare.

I fibromi sono comuni. Fino a una donna su cinque può averli durante i suoi anni di fertilità. Nessuna sa esattamente cosa li provochi, ma secondo la tesi più perorata dalla comunità medica dipenderebbero dagli ormoni del corpo e dalla genetica (possono essere ereditari).

Di solito piccolo e privo di segnali indicatori, può in alcuni casi presentare dei sintomi quali:

  • abbondante sanguinamento mestruale, a volte con coaguli;
  • periodi mestruali prolungati;
  • necessità di urinare frequentemente;
  • dolori e crampi nel corso delle mestruazioni, e dolore durante i rapporti sessuali;
  • sanguinamento tra i periodi mestruali;
  • problemi riproduttivi.
Apparato riproduttivo femminile

Spetterà allo specialista (ginecologo) stabilire se sia il mioma uterino, che esplorerà la cavità pelvica per rilevare eventuali cambiamenti nella forma dell’utero. L’obesità tende a rendere più complicato l’accertamento. 

Talvolta sono prescritti i seguenti esami:

  • onde sonore;
  • risonanza magnetica;
  • ecografia con infusione salina (sonoisterografia);
  • l’isteroscopia;
  • biopsia endometriale.
Visita dal ginecologo

Fino al 40 per cento dei fibromi diminuisce autonomamente nel giro di tre anni. A chi, però, presenta sintomi viene generalmente prescritto un trattamento farmaceutico. Le opzioni includono i bloccanti ipotalamici (bloccano o stimolano la produzione o l’azione degli ormoni), i contraccettivi orali, IUD con rilascio di progesterone. 

La chirurgia viene, infine, presa in considerazione se:

  • i farmaci non danno miglioramenti;
  • c’è intenzione di rimanere incinta;
  • sussiste il timore che via sia una qualche lesione maligna. 

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