Quante volte a settimana va innaffiato il rosmarino? Questa è la risposta

L'annaffiatura del rosmarino va effettuata secondo tempistiche diverse a seconda del periodo

Per molti pollici neri inesperti, la frequenza di annaffiatura delle piante costituisce un ostacolo insormontabile. Probabilmente, se anche tu sei alle prime esperienze, non sai da dove cominciare. Una serie di dubbi ti affligge e più ci pensi, più ne esci scoraggiata. Premesso che ogni specie ha esigenze diverse, in questo articolo ci soffermeremo sul rosmarino, con le cure adeguate a farlo durare a lungo.

Ogni quante volte va annaffiato il rosmarino? La risposta cambia in base al periodo dell’anno

Rosmarino fiorito

Seppur forte e resistente, l’arbusto richiede un’adeguata irrigazione, specialmente nella stagione estiva per contrastare il caldo e l’evaporazione. In media, una o due volte a settimana sono sufficienti, tuttavia la nostra è giusta una misura indicativa.

La vera risposta potrai ottenerla controllando, in prima persona, il terreno. infila un bastoncino (va bene anche uno stuzzicadenti) o un dito, e vedi un po’ qual è la situazione. Benché sia una tecnica rudimentale, ti sarà sufficiente a stabilire la consistenza del terreno e ad andare abbastanza a colpo sicuro. In principio, forse sarai un po’ titubante: è normale, ma col passare del tempo ci farai l’abitudine.

Tastalo in modo regolare e intervieni soltanto qualora ti sembri secco. Un eccessivo apporto idrico rischia, infatti, di peggiorare la situazione, con ristagni idrici i quali, se ignorati, comporteranno marciume radicale.

Rosmarino

Le esigenze di annaffiatura diminuiscono drasticamente in inverno. Occuparsene due o tre settimane è di solito abbastanza. Monitora il terreno e le foglie: se il terreno è asciutto o le foglie appassiscono, aumenta leggermente la frequenza. Valgono le stesse considerazioni sopra espresse circa la verifica del terreno. L’eccesso può danneggiare le radici della pianta.

Fiori blu rosmarino

Per quanto riguarda il fertilizzante, il rosmarino non ha particolari pretese. Una leggera concimazione in primavera ha degli effetti positivi, da diluire a metà e distribuire in maniera uniforme intorno alla cultivar. Annaffia bene per favorire l’assorbimento.

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