I 4 migliori frutti per riuscire ad abbassare i livelli di acido urico nel sangue

La salute è molto importante ed esistono i 4 migliori frutti per abbassare l'acido urico

Tutti sanno che una sana alimentazione aiuta a combattere e prevenire eventuali problemi di salute. Qui è possibile leggere quali sono i migliori frutti per riuscire ad abbassare i livelli di acido urico presenti nel sangue. Bastano a volte pochi gesti quotidiani per migliorare sensibilmente la qualità della propria vita.

Uno studio americano ha affermato che esistono degli alimenti in grado di abbassare i livelli di acido urico. L’acido urico non è altro che una sostanza che scarta il fegato attraverso l’uso dei reni e dei muscoli. Questa sostanza è variabile e tendenzialmente gli uomini ci soffrono di più, rispetto alle donne. In ogni caso la cura dell’alimentazione è alla base per riuscire a rientrare nei valori considerati normali.

Fragole

Tra i migliori frutti per ridurre i livelli di acido urico c’è la fragola, ricca di vitamina C e riesce ad abbattere quelle sostanze che i reni non riescono ad eliminare, attraverso la minzione. È consigliabile mangiare le fragole a colazione ed è importante di non aggiungere alcuna sostanza come lo zucchero. Infine è consigliabile ingerire fragole non troppo mature per non aumentare i livelli di glucosio.

Ciliegie

Queste abbassano non solo l’acido urico, ma anche il colesterolo. Consumare una decina di ciliegie al giorno avranno l’effetto sperato. Queste non sono semplicissime da trovare, ma è sempre importante non aggiungere zucchero prima della consumazione.

Arance e limoni

Famosi per essere ricchi di vitamina C, gli agrumi abbassano il livelli di acido urico; inoltre sono fondamentali per le articolazioni e ancora oggi gli studiosi stanno facendo ulteriori studi in merito.

Mirtilli

Dopo un pasto è possibile rifarsi la bocca, mangiando dei bei mirtilli, in grado di abbassare l’acido urico. Inoltre questi sono ricchi di vitamina C e sono anche molto gustosi.

In ogni caso è sempre consigliabile informarsi con il proprio medico curante, per avere informazioni più specifiche e dettagliate, prendendo in considerazione il proprio stato di salute.

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